Salsiccia: panoramica
La salsiccia siciliana è un insaccato di carne di suino, che si trova in ogni macelleria locale che si rispetti. Molto succulenta, la salsiccia è uno dei cibi più amati dai siciliani, prevalentemente nelle occasioni conviviali, quantunque vada mangiata con moderazione in quanto si tratta di uno dei salumi più ricchi di sale e colesterolo.
La carne di maiale macellata viene fatta riposare per circa 24 ore in un locale fresco. Trascorso questo lasso di tempo, si seleziona la carne, si macina e si condisce con spezie e aromi, per poi insaccarla in budelli naturali.
Tipi di salsiccia
La salsiccia siciliana prevede come ingrediente tradizionale il finocchietto selvatico; tuttavia è possibile trovare in commercio anche salsicce senza semi di finocchio e aromatizzate con altri ingredienti quali il peperone, la tuma o addirittura il limone.
In commercio è possibile reperire pure salsicce miste di suino e bovino.
Un tipo particolare di salsiccia è la c.d. “sasizza pasqualora” che altro non è che la normale salsiccia siciliana fatta asciugare per un periodo di tempo compreso fra 6 e 10 giorni e quindi consumata cruda.
Utilizzazione in cucina
La salsiccia in Sicilia è consumata prevalentemente alla brace (c.d. “sasizza arrustuta“), ma può costituire anche la base di gustosi ragù, preparata al forno con le patate, fritta in padella con eventuale aggiunta di verdure soffritte quali ad esempio il “qualeddu” oppure infilzata negli spiedini con alloro, cipolla e peperoni.
Consigli per l’acquisto
Il consiglio principale consiste nell’acquistare il prodotto quanto più fresco possibile e non eccessivamente grasso, preferibilmente dal proprio macellaio di fiducia.
Modalità per una corretta conservazione
E’ possibile conservare in frigo la salsiccia per un periodo massimo di 5 giorni, se ben coperta con la pellicola per alimenti. Si può pure congelare, per circa sei mesi, a temperatura inferiore ai -18°C sebbene il sapore, una volta scongelata, non sarà buono come quello del prodotto fresco.