Cuḍḍuruni di Lentini con anciti

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Il cuḍḍuruni di Lentini con anciti è una deliziosa focaccia tipica di Lentini ripiena di bietole selvatiche.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 6 persone
  • Tempo di preparazione: un’ora
  • Tempo di cottura: 20 minuti
  • Complessivamente: 1h 20m

Presentazione

Il cuḍḍuruni di Lentini con anciti è una focaccia tipica di Lentini, importante centro della provincia di Catania noto per i suoi floridi agrumeti. 

Per preparare il cuḍḍuruni si usa un impasto fatto con farina di semola, acqua, sale e lievito di birra (o lievito madre). 

Il cuḍḍuruni nasce come prodotto di recupero: originariamente si adoperavano i ritagli di pasta e poi si imbottiva la focaccia con erbe selvatiche condite con formaggio e olio extravergine di oliva.

Il metodo di cottura preferibile è il forno a legna, ma ci si può benissimo servire in sostituzione del forno di casa.

La versione del cuḍḍuruni di Lentini che presentiamo in questa pagina è quella con gli anciti, una sorta di bietole selvatiche che crescono spontanee in tutta l’isola, dove peraltro sono denominati con nomi differenti in funzione delle diverse zone.

Gli anciti possiedono proprietà lassative, antianemiche e antinfettive e sono particolarmente gustosi. 

Lasciatevi guidare passaggio dopo passaggio dalle istruzioni forniteci da Maria Risuglia e preparate con noi il cuḍḍuruni di Lentini con anciti.

Se vi piacciono i prodotti da forno siciliani, fatevi ispirare dalle nostre proposte. Potrete navigare da una ricetta come le fuazzedde con le sarde, a una ricetta come il cuḍḍuruni con il cavolfiore passando per la pizza alla Norma.

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Ingredienti per preparare il cuḍḍuruni di Lentini con anciti

Per l’impasto:

Per il ripieno:

Preparazione del cuḍḍuruni di Lentini con anciti

Per preparare il cuḍḍuruni di Lentini con anciti è necessario innanzitutto preparare l’impasto.

Versare la farina setacciata sul piano di lavoro e aggiungervi lo zucchero e il lievito.

Incorporare un poco d’acqua e cominciare a impastare.

Aggiungere gradualmente l’acqua rimasta e seguitare a manipolare l’impasto unendo l’olio e un pizzico di sale fino a ricavare un impasto liscio e omogeneo. Questa operazione si può condurre, se si preferisce, utilizzando la planetaria.

Coprire adesso l’impasto con un panno e trasferirlo in un luogo umido ai fini della lievitazione, che deve durare un’oretta circa.

Mentre l’impasto lievita potremo dedicarci alla preparazione della verdura.

Lavare accuratamente gli anciti sotto l’acqua corrente e metterli in una capiente pentola antiaderente.

Coprire la pentola col coperchio, e, senza aggiungere acqua, farli cuocere a fuoco medio-basso per una ventina di minuti.

A cottura avvenuta collocarli in uno scolapasta a raffreddare di modo che perdano completamente tutta l’acqua.

Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume, trasferirlo su un piano infarinato.

Definizione del cuḍḍuruni di Lentini con anciti

Stendere adesso la pasta in una sfoglia sottile di forma circolare, adagiare su metà della superficie gli anciti, unire le olive snocciolate e ridotte in pezzetti, il formaggio, una spolverata di pepe nero rigorosamente macinato al momento e un filo di olio extravergine di oliva.

Chiudere adesso il cuḍḍuruni a libro sigillando bene il bordo pizzicandolo in modo tale da formare un cordoncino. 

Spennellare quindi il cuḍḍuruni con olio extravergine di oliva e farlo riposare per una decina di minuti; punzecchiarne poi la superficie con una forchetta.

Infornare il cuḍḍuruni in forno statico preriscaldato a 200° e farlo cuocere quindi per circa 20 minuti.

A cottura ultimata estrarre il cuḍḍuruni di Lentini con gli anciti dal forno, farlo raffreddare per qualche minuto e servirlo infine in tavola per la consumazione.

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Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare il cuḍḍuruni di Lentini con anciti a un buon bicchiere di Cerasuolo di Vittoria.

Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rosso ciliegia, odore floreale e fruttato, sapore pieno, rotondo e asciutto.

Temperatura di servizio compresa generalmente fra i 14 e i 16 gradi. Far decantare prima di servire in modo da consentire al vino di respirare e di ammorbidirsi.

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