Con il termine farina si intende qualsiasi prodotto della macinazione dei cereali.

cereali sono un’ampia varietà di prodotti agricoli di grande importanza per il nutrimento degli esseri umani, e non solo.

La coltivazione moderna dei cereali è il frutto dell’addomesticamento ottenuto nel corso di migliaia di anni.

Tanti cereali all’inizio del loro addomesticamento favorirono la comparsa di civiltà a essi associate, facilitando la creazione di un surplus agricolo.

Esempi emblematici sono il grano, alla base dello sviluppo della civiltà mesopotamica e di quella egizia, il riso, che costituisce la base delle civiltà orientali, e il mais, alla base di diverse civiltà dell’America Meridionale.

Nel linguaggio comune si è ormai soliti indicare con “farina” il derivato della macinazione del grano tenero.

Nel caso del grano duro, si parla infatti di semola o farina di semola; se si parla di altri cereali diversi dal grano, è consuetudine indicare accanto al termine “farina” il cereale da cui deriva (come la farina di riso, quella di mais ecc.).

In questo caso parleremo di farina di grano tenero, la quale si presta alla preparazione di pasta, pane, pizza e dolci.

Stagionalità

La farina si trova in commercio tutto l’anno.

La farina

Il termine deriva dal latino far, che indica il farro, cereale molto diffuso nell’antichità.

Si ottiene dalla macinazione delle cariossidi (ovvero i chicchi), i semi del grano. In base al livello di lavoro sul chicco, se ne distinguono diversi tipi.

Varietà di farina

Nel caso del grano tenero, si distinguono diverse varietà in base al grado di abbruttimento, ovvero la percentuale di prodotto ottenuta dalla macinazione: più elevato l’abbruttimento, più grossolano il prodotto.

Da qui i diversi tipi:

  • Integrale: presenta il grado di abbruttimento maggiore, per cui la presenza di crusca è al massimo. Si tratta del tipo meno raffinato.
  • Tipo 2: leggermente più raffinata di quella integrale.
  • Tipo 1: ancora più raffinata, di conseguenza il colore è sempre più chiaro.
  • Tipo 0: di colore bianco, è utilizzata per prodotti freschi come pane e pasta.
  • Tipo 00: è il tipo più raffinato, per questo chiamata “fior di farina”. Presenta solo l’endocarpo, è totalmente priva di crusca ed è indicata per la realizzazione di dolci.

Nel corso degli ultimi decenni, nell’ambito delle farine di grano tenere, si è sempre più diffuso l’utilizzo di una farina derivante da un tipo particolare di grano tenero, coltivato in Canada: la farina Manitoba.

Uso in cucina

La farina di grano tenero è notoriamente un ingrediente base della preparazione di pasta, pane e pizza.

Viene poi utilizzata per la realizzazione di dolci, torte, biscotti, ma anche per addensare sughi e per realizzare pastelle.

La tipologia da utilizzare varia ovviamente in base al tipo di ricetta e di preparazione, per le quali vi consigliamo di visitare le pagine dedicate alle singole farine.

Consigli per l’acquisto

Vi consigliamo di acquistare farina fresca, o altrimenti di controllare l’integrità della confezione.

Pulitura

Vi consigliamo, prima del suo utilizzo, di setacciare il prodotto nel caso in cui avessero nidificato insetti.

Conservazione della farina

Una volta aperta, la confezione va richiusa attentamente, oppure si può spostare il prodotto in un contenitore ermetico, per scongiurare l’apparire di insetti (c.d. “farfalline della farina“).

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