L’agriresort Crapa Licca: la nostra recensione

Se dovessimo riassumere l’agriresort Crapa Licca in tre parole, queste sarebbero sicuramente: quantità, qualità e convenienza. Il tutto immersi in un paesaggio da mozzare il fiato, coccolati dal servizio attento e da un’atmosfera sobria e al tempo stesso elegante. Un’atmosfera che ha lasciato estasiati anche noi, colpiti dalla capacità della cucina di unire tradizione e innovazione.

Un luogo meraviglioso

Ma partiamo con ordine: il luogo. L’agriresport Crapa Licca sorge al di fuori del centro abitato di Ventimiglia di Sicilia, a ridosso del versante occidentale delle Madonie, a metà strada proprio tra il comune ventimigliano e la città di Bagheria.

Proprio da quest’ultima eravamo partiti, dopo una mattina trascorsa ad ammirare le bellezze paesaggistiche e artistiche del posto, girando tra le ville settecentesche fino ad arrivare all’area archeologica di Solunto.

La tappa pomeridiana sarebbe stata Cefalà Diana, giù verso l’entroterra palermitano, dove sorgono delle bellissime terme arabe. Proprio sulla strada che ci avrebbe portato a Cefalà Diana, a pochi chilometri da Ventimiglia di Sicilia troviamo l’agriresort Crapa Licca e, spinti dalla fame e dalla notorietà del posto, decidiamo di fermarci e assaporare i gusti della zona.

Dopo aver parcheggiato, ci troviamo di fronte un edificio rustico, quasi una sorta di antico casolare, ma la cui cura non fa pensare al tempo passato. Al contrario, il tutto è tenuto alla perfezione, dando un senso di accoglienza e ospitalità. Seduti sulle panchine all’esterno, vista la bella giornata, abbiamo poi avuto modo di ammirare il maestoso scorcio dei monti che circondano la zona, che si ergono come scogli solitari ed eterni nel mare della vegetazione rigogliosa.

L’agriresort Capra Licca è una location elegante

La vista da sola già valeva la sosta, per cui entrare nel locale e abbandonare quella visione era davvero difficile. Ma tranquilli, perché le ampie vetrate dell’agriresort Capra Licca vi daranno l’idea di mangiare immersi in quella natura ancora incontaminata e pura. Il tutto, però, negli agi e nell’eleganza che non ti aspetti da un agriresort nascosto nell’entroterra palermitano.

Un’eleganza, sia chiaro, per nulla esagerata e ridondante; al contrario, sui tavoli trovi l’essenziale per mangiare, né più né meno. Tutto attorno, le pietre a vista danno un senso di tradizione ma anche di calore, ravvivato anche dal camino (non acceso vista la giornata quasi estiva ma pur sempre suggestivo) ma anche dal servizio curato e attento, ma al tempo stesso mai invasivo.

L’agriresort Capra Licca: cibo di altissima qualità

Ma passiamo al piatto forte: l’agriresort Crapa Licca merita una visita soprattutto per il cibo. Una qualità impareggiabile, già a partire dagli antipasti, abbondanti e ben presentati. E soprattutto, a km 0, il che si sente nel sapore dei prodotti, freschissimi e genuini.

Il tagliere di salumi con il quale s’inizia il pranzo è una vera bontà, un tripudio di salumi freschi e saporiti, accompagnati da ottimi crostini. Per non farci mancare nulla e senza pensare alla bilancia, prendiamo anche un involtino di melanzane ripieno di ricotta: in bocca un’esplosione di sapori, passando dalla melanzana alla freschezza della ricotta, che sembrava appena fatta. 

In attesa di scegliere i primi abbiamo anche gustato dell’ottimo vino siciliano, consigliato dai gentilissimi camerieri, che ci hanno anche indirizzato sulle scelte, spiegando con cura le peculiarità di ogni piatto.

Alla fine, non senza qualche dubbio vista la grande scelta, abbiamo optato innanzitutto per le tagliatelle, rigorosamente fatte in casa e condite con pomodoro, tonno e zucchine. Le quantità erano piuttosto abbondanti ma l’amalgama degli ingredienti ha creato un piatto assolutamente leggero e gustabile, soprattutto apprezzato l’accostamento tra mare e campagna, tra tonno e zucchine.

Oltre alle tagliatelle, immancabile la pasta con i broccoli, arriminata con la ricotta già gustata durante gli antipasti. Un consiglio tratto dal web che abbiamo voluto ascoltare: mai scelta fu più azzeccata, vista l’ottima pietanza che ci siamo trovati di fronte. Un prodotto della tradizione culinaria siciliana, presentato non in maniera scontata ma anzi con il giusto apporto di innovazione. 

Già sazi, ma decisi ad affrontare anche i secondi…

Già pieni dei primi, decidiamo di passare ai secondi. Si parte subito forte con della carne avvolta dolcemente da una fetta tenerissima di pancetta, affiancata da uno sformato di patate, al tempo stesso leggero e croccante grazie alla crosticina esterna.

Ma il pezzo forte era ormai pronto ad arrivare al nostro tavolo: il mega stinco della casa. Dimensioni da far paura, ma al contempo una tenerezza della carne che fa sembrare meno mastodontica la sfida. Una tenerezza garantita dall’intingolo con il quale lo stinco viene accompagnato.

Il posto per il dolce si trova sempre

A questo punto, anche gli stomaci più forti avrebbero ceduto, ma noi abbiamo deciso, seppur satolli, di deliziarci anche con il dolce, fatto rigorosamente dalla cucina del Crapa Licca: un rollò di pan di spagna ripieno (neanche a dirlo) di ricotta.

Per chiudere in bellezza, caffè e limoncello offerti gentilmente dall’agriresort Crapa Licca.

Un’esperienza davvero indimenticabile, piacevole nonostante la grande quantità di cibo che sicuramente non rispecchia un conto assolutamente onesto e contenuto.

Insomma, se volete assaporare i gusti della campagna palermitana ma con un occhio alla modernità, vi consigliamo vivamente di fare qualche tornante per raggiungere l’agriresort Crapa Licca!

Se siete interessati alla gastronomia di questa zona del palermitano, vi suggeriamo di leggere la nostra ricetta dei sursameli, tipici di Ventimiglia di Sicilia.

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