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Panoramica

Lo scalogno è una radice a bulbo appartenete alla famiglia delle liliacee.

Somiglia alla cipolla, ma è più minuto e delicato.

La diversità fondamentale, che costituisce allo stesso tempo la ragione per cui tanti cuochi professionisti prediligono lo scalogno rispetto alla cipolla è che il suo gusto è più delicato rispetto a quest’ultima.

Allo stesso tempo, tuttavia, è più fragrante, con alcuni sentori di aglio.

La buccia, di colorazione rossastra o grigia, contiene due o tre spicchi di forma prolungata.

A livello alimentare, è molto amato per il sapore fragrante ma leggero, che non sovraccarica l’alito, e per le molteplici caratteristiche diuretiche, digestive e antiossidanti.

Le sue proprietà sono numerose: contiene diversi sali minerali fra i quali selenio, calcio, fosforo, potassio, silicio e zolfo.

Grazie a quest’ultimo, il consumo di scalogno ci aiuta a rafforzare i tessuti del corpo, le unghie e i capelli.

Infine, contiene svariate vitamine, in particolare la vitamina A, quelle del gruppo B e la vitamina C.

Stagionalità

Il periodo di raccolta è compreso neii mesi di giugno e di luglio.

Varietà

Vi sono numerose varietà, fra cui le più comuni sono:

  • Scalogno grigio: denominato anche scalogno comune, piccolo e con la buccia grigia, dal gusto leggermente piccante.
  • Varietà Jersey: dalla buccia rosacea e poco piccante.
  • Varietà “coscia di pollo”: dalla buccia dorata e dalla forma particolarmente allungata.
  • Scalogno di Romagna: dalla buccia bruna-dorata, la polpa segnata di rosa-violetto e dal gusto intenso. È un prodotto protetto dal marchio IGP.

Come pulire lo scalogno

Rimuovere la buccia esterna e togliere le estremità, rimuovendo le radici.

Nonostante alcuni consigliano di mettere scalogni e cipolle in acqua per attenuare il noto fenomeno di irritazione agli occhi, questa abitudine è da evitare in quanto incide in modo negativo sulla fragranza del bulbo.

Uso in cucina dello scalogno

Gli scalogni sono usati in cucina sia da soli sia per dare sapore a ricette di carne, pesce e verdure: eccellenti come base per soffritti o per fare il brodo, si cucinano in padella oppure stufati ovvero in agrodolce.

Ancora, si usano per la preparazione di zuppe e condimenti vari.

Citiamo alcune ricette siciliane tipiche nelle quali si adopera lo scalogno come, ad esempio, la frittella madonita o le stigghiole siciliane.

Consigli per l’acquisto

E’ preferibile scegliere scalogni compatti, con la buccia liscia, senza macchie e privi di germogli.

Conservazione dello scalogno

Conservare lo scalogno a temperatura ambiente, in un posto fresco e buio.

Una volta tagliato, ricoprirlo nella pellicola per alimenti e conservarlo in frigo, dove può mantenersi fino a una settimana.

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