Tirrimulliri di Randazzo: Dolci tradizioni etnee

Benvenuti in Sicilia, dove la tradizione culinaria è intrisa di storie antiche e dolci memorie.
Oggi ti porteremo alla scoperta di un autentico gioiello gastronomico di Randazzo, la meravigliosa cittadina medioevale ai piedi dell’Etna: i tirrimulliri.
Questo nome insolito racchiude la ricetta di un dolce speciale, amato dai locali e dai visitatori fortunati che si avventurano tra le stradine di questa meravigliosa città, nota anche come “la città nera” per le sue costruzioni in pietra lavica.
I tirrimulliri sono una prelibatezza natalizia che si prepara con un ingrediente magico, il vino cotto.
Questo nettare d’uva, ricavato dal mosto con l’aggiunta di scorza d’arancia, cannella, chiodi di garofano, foglie d’alloro e buccia di limone, è il cuore pulsante di questa delizia.
E non potrebbe essere altrimenti, visto che Randazzo è immersa nelle vigne dell’Etna, un luogo ricco di storia agricola e vitivinicola.
La tradizione del vino cotto risale addirittura all’antica Roma, dove veniva utilizzato come dolcificante e condimento per piatti a base di carne.
Ma qui, tra le vigne dell’Etna, assume una dimensione speciale: Il vino cotto di Randazzo è particolarmente intenso ed aromatico, grazie alla terra lavica che dona ai vitigni una finezza unica.
Nei tirrimulliri di Randazzo, il vino cotto si unisce alla farina per aggregare un trito di frutta secca, tra cui noci, mandorle, pistacchi della vicina Bronte e nocciole.
Il risultato è un dolce semplice, ma straordinario, con un sapore intenso e un profumo irresistibile grazie all’aggiunta di un pizzico di cannella (e, secondo una variante di questo dolce squisito, anche di scorza d’arancia grattugiata).
La preparazione di questo dolce è un vero e proprio rituale casalingo, tramandato da generazioni.
Ma se i tirrimulliri da un lato sono divenuti un simbolo della città di Randazzo, dall’altro la ricetta rischiava di andare perduta prima di essere riscoperta e valorizzata.
Oggi, questo tesoro culinario è protagonista di una festa allegra, che si tiene durante le festività natalizie, dove i pasticceri locali presentano le loro interpretazioni dei tirrimulliri.
La ricetta tradizionale prevede, come dicevamo, una base di vino cotto, farina e un mix di frutta secca, ma ci sono anche varianti con fichi secchi e polpa d’arancia al posto della frutta secca.
La scelta è tua, e ogni morso ti porterà più vicino alla ricchezza di questa tradizione.
Ora che conosci storia e caratteristiche dei tirrimulliri di Randazzo, perché non provi a prepararli?
Un viaggio tra i sapori della Sicilia ti aspetta, e il tirrimulliru è il biglietto d’ingresso. Buon appetito!

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 4 persone
  • Tempo di preparazione: 25 minuti
  • Tempo di cottura: 20 minuti
  • Complessivamente: 45 minuti

Valori nutrizionali per una porzione di tirrimulliri di Randazzo

  • Calorie: 350-400 kcal
  • Proteine: 6-8 g
  • Grassi: 18-22 g
  • Carboidrati: 40-45 g
  • Zuccheri: 25-30 g
  • Fibre: 2-3 g

Ingredienti

  • 1 l di vino cotto
  • 300 g di farina 0
  • 250 g di frutta secca tritata (mandorle, noci, pistacchi e nocciole)
  • un cucchiaino di cannella
  • scorza di arancia (facoltativa)

Preparazione dei tirrimulliri di Randazzo

  1. Riscalda il vino cotto: Inizia versando il vino cotto in una casseruola posta sul fuoco. Lascialo intiepidire leggermente, in modo che sia comodo da lavorare.
  2. Aggiungi la farina: Poco alla volta, versa la farina nella casseruola, mescolando continuamente per evitare che si formino grumi. Continua a mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo e consistente.
  3. Incorpora le frutta secca: Aggiungi le noci, le mandorle, i pistacchi e le nocciole tritate all’impasto. Questi ingredienti conferiranno al tuo tirrimulliru un deliziosa croccantezza e un sapore ricco.
  4. Insaporisci con la cannella: Per aggiungere un tocco di aromaticità, incorpora un cucchiaino di cannella nell’impasto. Mescola bene in modo che la cannella si distribuisca uniformemente, quindi spegni il fuoco e lascia raffreddare l’impasto.
  5. Forma i dolcetti: Adesso, con le mani leggermente unte d’olio, prendi piccole porzioni di impasto e crea delle forme ovali. Disponi i dolcetti su una teglia foderata con carta da forno.
  6. Cottura: Cuoci i tirrimulliri in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti o fino a quando saranno dorati e croccanti.
  7. Ultimo tocco di vino cotto: Alla fine della cottura, sforna i dolcetti e spennellali generosamente con il vino cotto rimasto da parte. Questo passaggio darà loro un bellissimo aspetto lucido e intensificherà il loro sapore.
  8. Raffreddamento e servizio: Lascia raffreddare i tirrimulliri completamente prima di gustarli. Questi dolcetti sono perfetti per accompagnare un buon bicchiere di vino dolce e condividere momenti deliziosi con gli amici e la famiglia.

Abbinamento

Abbinamento

Se desideri esaltare al massimo l’esperienza di gustare i tirrimulliri di Randazzo, ti consigliamo di abbinarlo con un calice di Moscato di Pantelleria Naturale.
Questo vino, con il suo colore che varia da giallo dorato ad ambrato, cattura l’essenza dei sapori mediterranei.
Il suo profumo fragrante e il sapore aromatico si sposano splendidamente con la dolcezza e l’intensità del tirrimulliri.
Il Moscato di Pantelleria Naturale è un vino dolce che offre un equilibrio perfetto di note fruttate e floreali. Questa complessità di aromi si armonizza con la frutta secca e la cannella presenti nel tirrimulliru, creando un’esperienza gustativa straordinaria.
Assicurati di servire il Moscato a una temperatura tra gli 8 e i 10 gradi per apprezzare appieno la sua freschezza e le sue sfumature aromatiche.

Usa una casseruola di grande qualità

Per preparare l’impasto di questo dolce delizioso nel miglior modo possibile, ti suggeriamo di usare una casseruola di alta qualità, come questo meraviglioso modello, che assicura una distribuzione uniforme del calore e una cottura impeccabile.

Casseruola in ghisa Kela

Il nostro giudizio
5/5

Come conservare i tirrimulliri di Randazzo

  1. Conservazione in contenitore ermetico: Dopo aver completamente raffreddato i tirrimulliri, conservali in un contenitore ermetico. Questo aiuterà a mantenerli freschi e croccanti più a lungo e a prevenire che assorbano odori indesiderati.
  2. Temperatura ambiente o fresca: I tirrimulliri si conservano bene a temperatura ambiente o in un luogo fresco e asciutto. Evita di esporli a temperature elevate o all’umidità, poiché ciò potrebbe influire sulla loro consistenza.
  3. Consumo entro 5-7 giorni: Sebbene siano irresistibili, cerca di consumare i tirrimulliri entro 5-7 giorni dalla preparazione per assicurarti di gustarli al massimo della freschezza e del sapore.

La tua avventura culinaria con Ricette di Sicilia: I tirrimulliri di Randazzo

Ecco a te, caro lettore o cara lettrice, la ricetta tradizionale dei tirrimulliri di Randazzo, un dolce ricco di storia e tradizione che ha il potere di deliziare i palati con il suo sapore unico.
Con il loro intenso aroma di vino cotto, la croccantezza delle noci e delle nocciole e un tocco di cannella, questi dolci sono una vera prelibatezza da gustare durante le festività natalizie o in qualsiasi momento tu desideri deliziare te stesso/a e i tuoi cari.
Prepararli è un’esperienza che ti avvicinerà alle tradizioni culinarie di Randazzo e ti permetterà di creare un dolce speciale da condividere con gli amici e la famiglia.
Che tu scelga di seguire la ricetta classica o di sperimentare varianti con ingredienti come fichi secchi e polpa d’arancia, i tirrimulliri porteranno un sorriso a chiunque li assaggi.

Se ti è piaciuta questa ricetta, non dimenticare di condividerla sui tuoi canali social e di lasciare un commento qui sotto!

Altre ricette gustose

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *