Anasini

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Gli anasini sono dei biscottini tipici della Sicilia occidentale (particolarmente del palermitano), preparati con mandorle e confettini di anice. Questi pasticcini sono alquanto graditi in tutta la regione e si preparano per le feste, sebbene possano essere gustati tutto l’anno.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 4 persone
  • Tempo di preparazione: 1h
  • Tempo di riposo: una notte
  • Tempo di cottura: 15m
  • Complessivamente: 1h 15m

Presentazione

Gli anasini sono un dolce tradizionale a base di mandorle e anice, tipico della cucina italiana.

La loro consistenza è croccante all’esterno e morbida all’interno, grazie alla presenza degli albumi montati a neve, mentre il sapore intenso e aromatico di anice è bilanciato dall’utilizzo del miele e dell’aroma di mandorle amare.

Le mandorle sono tostate e tritate finemente insieme allo zucchero semolato e alla vaniglia, per poi essere unite agli albumi montati a neve e al miele.

La pasta così ottenuta viene modellata a forma di piccoli biscotti, decorata con confettini di anasino bianco e infornata.

Gli anasini sono perfetti da gustare accompagnati da un buon caffè o da un bicchiere di liquorino all’anice.

Se adorate i dolci siciliani, lasciatevi stimolare dalle nostre proposte. Potrete navigare da una ricetta come i croccantini alle mandorle, a una ricetta come il campanaro di Castelvetrano passando per i biscotti bersaglieri.

Altre ricette gustose

Ingredienti per preparare gli anasini

  • 250 g di mandorle sgusciate
  • 200 g di zucchero semolato
  • un cucchiaino di aroma di mandorle amare
  • 20 g di miele
  • mezza bacca di vaniglia
  • 2 albumi
  • confettini di anasino bianco al gusto di anice

Preparazione degli anasini

Per preparare gli anasini occorre innanzitutto collocare le mandorle nel congelatore per un periodo di tempo pari a pressappoco un’ora.

Disporre poi le mandorle in un robot da cucina (dove si sarà montato l’utensile per sminuzzare) unitamente allo zucchero.

Attivare l’apparecchio e far girare rapidamente il tutto fino a ricavare una mistura di consistenza farinosa.

Il “trucco” di disporre le mandorle nel congelatore è indispensabile poiché esse in caso contrario potrebbero intiepidirsi fino al punto di rilasciare l’olio che racchiudono. Ciò grazie al movimento delle lame, il quale produce calore.

La conseguenza sarebbe l’ottenimento di una pasta di mandorle invece della mistura farinosa necessaria per fare gli anasini.

Depositare la farina estratta in una tazza, aggregare i semi della bacca di vaniglia, l’aroma di mandorle, il miele e i bianchi d’uovo.

Manipolare con la frusta il tutto fino a raggiungere un amalgama lucido e denso che si possa lavorare con le mani.

Questo composto, impacchettato nella pellicola da cucina, può eventualmente essere serbato in frigorifero per una durata massima di tre giorni.

Confezionamento degli anasini

Sistemare i confettini in un piatto largo e predisporre delle teglie (che dovranno successivamente essere poste in frigorifero) rivestite con della carta da forno.

Con l’amalgama lavorato in precedenza creare adesso delle palline, con l’accortezza di fare in modo che le mani siano inumidite.

Posare quindi le palline sui confettini in modo che questi facciano presa sull’impasto.

Successivamente posare le palline sulle teglie e mettere in serbo in frigorifero per una notte.

Questo lasso di tempo al freddo sarà importantissimo per la buona riuscita dei biscotti.

Ciò in quanto lo zucchero, a contatto con la parte liquida, diventa umido e cristallizza. A cottura breve questo permetterà infatti allo strato esterno di zucchero di caramellare laddove l’interno del biscotto risulterà molle.

Trascorso il tempo necessario, preriscaldare il forno a 220° e far cuocere per un lasso di tempo pari ad approssimativamente quindici minuti.

Togliere infine gli anasini dal forno, lasciarli raffreddare e servirli quindi per la consumazione finale.

Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare gli anasini a un buon bicchiere di Moscato di Pantelleria.

Si tratta, in particolare, di un vino spumante dal colore da giallo dorato all’ambrato, dal profumo tipico fragrante e dal sapore aromatico, tipico e dolce.

Temperatura di servizio fra i 6 e gli 8 gradi.

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