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Il pitirri è un primo piatto tipico della tradizione gastronomica del nisseno e dell’agrigentino a base di verdure e di finocchietto selvatico.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 6 persone
  • Tempo di preparazione: 45 minuti
  • Tempo di cottura: 25 minuti
  • Complessivamente: 1h 10m

Presentazione

La ricetta del pitirri prospetta sapori diversi in un complesso ricercato e proporzionato.

Parliamo di un primo piatto vegetariano ideale per portare in tavola una pietanza non scontata.

Il pitirri è una ricetta antichissima tipica dell’entroterra siciliano, della zona dei monti Sicani per la precisione, fra le provincie di Agrigento e Caltanissetta.

Si tratta, per certi versi, di una sorta di polenta preparata con farina di semola di grano duro la quale viene lavorata e trasformata in granelli, un po’ come accade per il cuscus.

Il pitirri si ottiene cuocendo questi granelli in una grossa pentola dove si saranno fatti cuocere verdure e ortaggi, rimestando in continuazione fino a ricavare la giusta consistenza.

Ciò che non deve mancare è il finocchietto selvatico, perché, se da un lato il pitirri si può preparare rinunciando alla cottura nelle verdure, dall’altro deve essere arriminato (rimestato) nell’acqua bollente col finocchietto selvatico.

Il pitirri è infatti un modo stuzzicante per servire l’ingrediente principale che insaporisce la preparazione e cioè proprio il finocchietto selvatico.

Insostituibile nella tradizione culinaria siciliana, esso dà un gusto speciale alle pietanze.

Questa pianta profumata si può anche gustare sotto forma di tisana per beneficiare delle sue caratteristiche in grado di apportare vantaggi al nostro organismo, in particolare in caso di patologie del tratto gastro-intestinale.

Sono dozzine gli usi del finocchietto selvatico nella cucina siciliana, in primis ricordiamo la pasta con le sarde e il macco di fave.

Scopriamo insieme i vari passaggi e i nostri consigli per preparare il pitirri, un primo piatto vegetariano prelibato e stuzzicante pronto in poco più di un’ora!

Se vi interessano i primi piatti siciliani, lasciatevi ispirare dalle nostre idee. Potrete navigare da una ricetta come la pasta fave e ricotta, a una ricetta come gli spaghetti con acciughe e mollica abbrustolita passando per la pasta col pesto di finocchietto selvatico.

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Ingredienti per preparare il pitirri

Preparazione del pitirri

Per preparare il pitirri occorre innanzitutto impastare su una spianatoia la farina di grano duro con l’acqua. 

Fare quindi una fontana e mettere le uova a una a una fino a formare dei grossi grumi e continuare a impastare.

Successivamente, cominciare a far passare l’impasto attraverso un piccolo setaccio in modo da ricavare dei granelli di pasta più piccoli, da porre su un panno sottostante. 

Far riposare i granelli di pasta per una mezz’oretta. E’ importante che il panno non sia stato lavato con un detersivo aggressivo, in quanto i granelli di pasta ne potrebbero assorbire l’odore.

Ridurre adesso le verdure a pezzi e lessarle in una pentola capiente con acqua salata unitamente al sedano, alle carote e alle cipolle. 

In alternativa, si può lessare nell’acqua salata soltanto il finocchietto selvatico.

Nel momento in cui le verdure saranno cotte, aggregare a poco a poco nel loro brodo i granelli di pasta rimestando continuamente fino a cottura ultimata. 

L’accortezza deve essere tale che si arrivi alla giusta consistenza, aggregando a poco a poco i granelli di pasta nell’acqua e arriminando (mescolando) di continuo usando un cucchiaio di legno. 

A cottura terminata, ‘u pitirri si può consumare come si più si preferisce: ad esempio più allungato tipo una zuppa ovvero lo si può continuare a mescolare in modo tale da farlo addensare ulteriormente.In questo caso il pitirri si può saltare in padella con un saporito soffritto di cipolla.

Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare il pitirri a un buon bicchiere di Contea di Sclafani Grillo.

Si tratta, in particolare, di un un vino spumante dal colore giallo più o meno intenso, dal profumo elegante fine e dal sapore strutturato e asciutto.

Temperatura di servizio generalmente fra i 6 e gli 8 gradi.

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