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La pasta alla Norma, denominata in lingua siciliana pasta cû sucu di mulinciani oppure pasta câ sarsa e mulinciani o ancora pasta câ Norma è un piatto dai sapori propriamente mediterranei.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 4 persone
  • Tempo di preparazione: 25 minuti
  • Tempo di cottura: 35 minuti (in totale per la frittura delle melanzane e per la cottura della pasta)
  • Complessivamente: 1 ora

Presentazione

La pasta alla Norma è una pietanza costituita per l’appunto da pasta, normalmente maccheroni, intesi questi nella percezione “siciliana” del termine, ossia pasta corta in generale. I maccheroni si condiscono con salsa di pomodoro e con melanzane fritte, ricotta salata e basilico.

L’ingrediente principale di questa saporita preparazione è la melanzana, la quale conferisce alla pietanza il suo gusto particolare.

La melanzana è un ortaggio tipicamente estivo, protagonista indiscusso della cucina siciliana.

Si tratta di un ortaggio ricco di sali minerali; su tutti ricordiamo potassio, fosforo e magnesio oltre a una discreta quantità di vitamine: vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B, vitamina C, K e J.

La pasta alla Norma è una classica preparazione catanese, tant’è vero che nel corso del tempo essa è divenuta il piatto simbolo della cucina della città etnea.

Cenni storici

E’ pur vero che numerose varianti della pasta con sugo di pomodoro arricchita con le melanzane erano certamente già diffuse in tutto il territorio dell’ex Regno delle due Sicilie prima della comparsa ufficiale del piatto catanese.

Ma da dove nasce questo nome particolare?

E’ sempre affascinante ricercare come e perché un piatto è denominato in una certa maniera.

Succede frequentemente che certe pietanze siano accostate a un luogo o a una personalità particolare, la quale in questo caso sembra essere Vincenzo Bellini, il celebre compositore nativo della città etnea.

Tuttavia, la precisa origine della dedica alla Norma non è certa.

Perché Vincenzo Bellini?

A ben riflettere, la dedica alla Norma sembra essere un evidente accenno all’omonima opera di Vincenzo Bellini anziché a una generica “norma” nel senso di una preparazione fatta “per come si deve”. I punti di vista inerenti alla storia di questo piatto ritenute più convincenti sono almeno un paio ma non esistono certificazioni chiare e dirette.

Secondo alcuni a dare il nome alla pietanza sarebbe stato il commediografo siciliano Nino Martoglio, il quale, di fronte a un piatto di pasta così ben condito e appetitoso avrebbe affermato “È una Norma”!

Ciò con lo scopo di indicarne la suprema bontà e paragonandola alla celebre opera di Vincenzo Bellini.

Un’altra spiegazione, a maggior dimostrazione della dedica, dice che la pietanza sarebbe stata perfezionata, rivista e messa a punto sulla base della cucina classica da uno chef siciliano.

Costui sarebbe stato motivato dal desiderio di esaltare la nuova opera lirica del grande autore catanese, designata a divenire in breve tempo una dei suoi più grandi successi.

Quale che sia l’effettiva origine del piatto non ci è dato però sapere.

Ciò che invece sappiamo è che la pasta alla Norma è davvero una pietanza dal gusto eccezionale.

La scelta degli ingredienti

Il formato di pasta ideale per la sua realizzazione sono i classici maccheroni di casa siciliani.

A Catania e Provincia c’è una fortissima tradizione al riguardo, i maccarruna di casa sono infatti uno dei piatti che vanno per la maggiore per il pranzo domenicale e per le occasioni di festa.

In mancanza di essi è possibile usare i rigatoni come formato di pasta ideale. 

Essi, infatti, grazie ai solchi esterni e alla sagoma traforata raccolgono la salsa in modo eccellente.

Il condimento della pasta alla Norma è costituito innanzitutto dalla classica salsa di pomodoro siciliana.

Le melanzane devono essere freschissime, di conseguenza è preferibile preparare questa pietanza nella bella stagione nel momento in cui si possono reperire gli ortaggi più buoni.

Si tagliano preferibilmente a dadini (ma se si preferisce è possibile ovviamente tagliarli anche a fette!) e poi si friggono in una generosa quantità di olio di semi.

E’ fondamentale far sgocciolare bene le melanzane, di modo tale che esse restino croccanti e non rimangano unte trasudando olio in eccesso.

Infine, la pasta alla Norma si condisce con la salsa di pomodoro, con le melanzane fritte e con una generosa spolverata di ricotta salata.

Vi abbiamo fatto venire l’acquolina in bocca? Seguiteci passo passo e realizzate anche voi uno squisito piatto di pasta alla Norma!

Se preferite i primi piatti, fatevi ispirare dalle nostre idee. Potrete spaziare da una ricetta come le busiate col ragù di tonno, a una ricetta come le busiate con pesce spada e melanzane passando per la minestra di cavolo cappuccio.

Altre ricette gustose

Ingredienti per preparare la pasta alla Norma

Preparazione della pasta alla Norma

La frittura della melanzane

Per preparare la squisita pasta alla Norma è necessario innanzitutto prendersi cura delle melanzane.

Lavare quindi gli ortaggi, sbucciarli (se si preferisce è possibile mantenere la buccia) e tagliarli a fette.

Depositare le fette di melanzane in uno scolapasta mettendo su ogni strato una generosa quantità di sale marino di Trapani da distribuire in modo uniforme.

Lasciare le melanzane nello scolapasta per un’oretta. Ciò di modo che esse possano perdere il liquido amarognolo, quindi lavarle per eliminare il sale e asciugarle accuratamente.

Tagliare le fette di melanzane a dadini (se si preferisce è possibile lasciarle intere) e friggerle in abbondante olio di semi caldissimo.

A fine cottura depositare le melanzane fritte su un foglio di carta assorbente di modo che si asciughi l’olio in eccesso. Il risultato migliore si ottiene quando le melanzane saranno croccanti e non unte.

La definizione del piatto

Cuocere adesso la pasta in acqua convenientemente salata.

A parte grattugiare la ricotta salata versandola in una terrina e spezzare a mano le foglie di basilico.

Versare la salsa di pomodoro in una padella, aggiungere un filo di olio extravergine di oliva e metà delle melanzane fritte in precedenza. Scaldare il tutto, quindi aggiungere il basilico.

Scolare la pasta, versarla nella padella e amalgamare bene fino a quando la pasta risulterà ben condita.

Scodellare la pasta nei piatti, distribuire l’altra metà di melanzane fritte nei piatti e spolverizzare quindi il tutto con la ricotta salata.

Servire infine la pasta alla Norma in tavola per la consumazione guarnendo i piatti con due foglioline di basilico freschissimo.

Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo di abbinare la pasta alla Norma a un buon bicchiere di Sciacca Rosso Riserva, un vino fermo dal colore rubino tendente al granata; dal profumo tipico e dal sapore corposo, vellutato e asciutto.

Temperatura di servizio compresa fra i 16 e i 18 gradi.

Far decantare prima di servire in modo da consentire al vino di respirare e di ammorbidirsi.

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