Pasta ‘ncasciata

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La pasta ‘ncasciata è un primo piatto tipico della tradizione culinaria siciliana a base di melanzane fritte, ragù di carne, caciocavallo e pecorino.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 6 persone
  • Tempo di preparazione: 1h 30m
  • Tempo di cottura: 20 minuti
  • Complessivamente: 1h 50m

Presentazione

La pasta ‘ncasciata è una pasta al forno siciliana arricchita con melanzane fritte, caciocavallo, ragù di carne e pecorino. 

Questo piatto è diventato famoso anche nel resto del Paese grazie ai romanzi di Andrea Camilleri (e alle relative trasposizioni televisive) incentrati sulla figura del Commissario Montalbano, il quale ne è particolarmente ghiotto.

Come per molti piatti siciliani, anche la pasta ‘ncasciata si può preparare seguendo diverse ricette, a seconda del paese o della zona della Sicilia di origine.

Questa preparazione è molto comune nel messinese (clicca qui per vedere la ricetta), nel palermitano e nel ragusano, ma è comunque molto conosciuta e amata in tutta la Sicilia.  

Alcune versioni contemplano l’utilizzo anche di altri ingredienti quali salame, uova sode, piselli e persino fegato.

A Gela la pasta ‘ncasciata si prepara talvolta con il cavolfiore al posto delle melanzane e aggiungendo le acciughe, mentre a Ragusa non è raro aggiungere la ricotta.

Diverse sono anche le idee sul tipo di pasta utilizzata, ma in ogni caso il formato della pasta è quello corto, quindi rigatoni, elicoidali, sedani, maccheroncini, penne rigate ecc.

A Messina la pasta ‘ncasciata è d’obbligo per il giorno di Ferragosto, giornata di festa cittadina in cui ha luogo la celebre processione della Vara.

Una ricetta i cui ingredienti parlano siciliano

La pasta ‘ncasciata è un piatto che racchiude odori e sapori tipici della Sicilia dati da ingredienti quali le melanzane, il caciocavallo, il pecorino e il basilico.

La melanzana è un ortaggio propriamente estivo, protagonista indiscusso della cucina siciliana.

Si tratta di un ortaggio fra i più versatili in cucina ricco di sali minerali, su tutti ricordiamo particolarmente potassio, fosforo e magnesio oltre a una apprezzabile quantità di vitamine: vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B, vitamina C, K e J.

Il caciocavallo è un formaggio a pasta filata tra i più conosciuti in Sicilia.

Il suo affinamento va dai tre ai sei mesi in un locale asciutto, dove il caciocavallo viene spolverato e oliato periodicamente.

Ha una crosta giallo tenue, liscia, oppure color ocra, rugosa.

Al tatto è alquanto duro, mentre il gusto volge al piccante, via via più forte a seconda della durata della sua stagionatura.

Il sapore squisito della melanzana fritta si abbina perfettamente con il gusto forte del caciocavallo e del pecorino e con quello leggermente acidulo del ragù di carne e pomodoro, rendendo questo eccellente piatto davvero unico nel suo genere.

Un piatto sontuoso, dunque, che si adatta perfettamente per il pranzo domenicale o dei giorni festivi.

Fra le tante versioni di pasta ‘ncasciata a noi piace questa che ci ha inviato l’amico Tanino Imburgia da Cefalù e ve la proponiamo.

Se vi piacciono i primi piatti siciliani a base di carne, fatevi invogliare dalle nostre idee. Potrete navigare da una ricetta come la polenta di ceci e frittola palermitana, a una ricetta come le tagliatelle con ricotta, prosciutto e arance passando per il gateau di patate al ragù.

Altre ricette gustose

Ingredienti per preparare la pasta ‘ncasciata

Preparazione della pasta ‘ncasciata

Il ragù

Per preparare la pasta ‘ncasciata occorre innanzitutto preparare il ragù, che è un ragù semplice, non troppo elaborato.

Predisporre un soffritto con olio extravergine di oliva e cipolla sminuzzata, quindi aggiungere la carne tritata.

Far rosolare la carne a fuoco alto, sfumare con il mezzo bicchiere di vino bianco, poi, dopo che il vino sarà evaporato, abbassare la fiamma e incorporare la salsa di pomodoro, avendo cura di amalgamare bene il tutto. 

Regolare di sale e unire nel sugo in cottura il basilico fresco sminuzzato a mano. 

Far cuocere per tre quarti d’ora.

Le melanzane

Una volta che il ragù è ‘ncapu, cioè mentre cuoce nella pentola, ci si potrà dedicare a preparare le melanzane.

Lavare quindi gli ortaggi, privarli del picciolo e delle propaggini spinose che vi si trovano attaccate e affettarli allo uno spessore di un centimetro.

Cospargere quindi le fette di sale grosso e collocarle in uno scolapasta per un’oretta abbondante a perdere il liquido amarognolo.

Trascorso questo lasso si tempo sciacquare le fette di melanzane sotto l’acqua corrente e asciugarle accuratamente con un panno pulito o con la carta assorbente.

Scaldare l’olio di semi in una padella capiente e friggere le melanzane da entrambi i lati.

Una volta pronte, collocarle su un piatto ricoperto con la carta assorbente in modo tale da eliminare l’eventuale olio in eccesso.

Definizione della pasta ‘ncasciata

Quando mancheranno una quindicina di minuti alla cottura definitiva del ragù, mettere sul fuoco una pentola con l’acqua salata dove cuocere la pasta.

Cuocere quindi la pasta e scolarla al dente.

Quando tutti gli ingredienti saranno pronti, ci si potrà dedicare alla definizione della pasta ‘ncasciata.

In una capiente zuppiera versare la pasta con la metà del sugo e amalgamarla per bene.

Con un mestolo versare quindi in una teglia capiente il ragù che dovrà essere allargato su tutta la superficie della teglia stessa.

Versare quindi la pasta condita col ragù per formare un primo strato, aggiungere poi uno strato di melanzane fritte e poi uno strato di caciocavallo tagliato a fette o a dadini.

Versarvi di sopra un poco di sugo e allargarlo fino a coprire tutto il caciocavallo, quindi spolverare con il pecorino siciliano grattugiato.

Seguitare a colmare la teglia con questa successione di strati fino a che gli ingredienti non saranno finiti.

Concludere la preparazione con un ultimo strato di fette di caciocavallo e una spolverata di pecorino che, durante la cottura in forno, daranno vita a una crosticina croccante e squisita sulla superficie della pasta ‘ncasciata.

Infornare per 20 minuti a 180° C in forno preriscaldato, poi, a cottura ultimata, estrarre la pasta ‘ncasciata dal forno e servirla calda in tavola per la consumazione.

Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare la pasta ‘ncasciata a un buon bicchiere di Contea di Sclafani Rosso Riserva.

Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rubino più o meno intenso con riflessi violacei, odore gradevole e tipico, sapore armonico, asciutto e strutturato.

Temperatura di servizio compresa generalmente fra i 16 e i 18 gradi.
Servire in calici ballon. Far decantare prima di servire in modo da consentire al vino di respirare e di ammorbidirsi.

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