Falsomagro palermitano

Home » Falsomagro palermitano

Il falsomagro palermitano (denominato in dialetto locale “farsumagru” o “bruciulune“) è uno dei piatti più tipici della gastronomia siciliana in generale e palermitana in particolare.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per 6 persone
  • Tempo di preparazione: 50 minuti
  • Tempo di cottura: 1h 10m
  • Complessivamente: 2 ore

Presentazione

Il falsomagro palermitano rappresenta un secondo piatto davvero stuzzicante e squisito essendo nel contempo un piatto peculiare della gastronomia siciliana che, se preparato a dovere, è in grado di regalarvi le più grandi soddisfazioni, deliziando, nel contempo, i palati dei vostri ospiti.

Emblema della cucina tradizionale palermitana, il farsumagru è infatti, unitamente agli anelletti al forno, il re delle domeniche e delle giornate di festa, dove questa preparazione sontuosa allieta la mensa di ogni palermitano che si rispetti.

Il falsomagro si prepara come detto soprattutto per le giornate festive, per quelle natalizie in particolare.

Ma cos’è il falsomagro palermitano? Si tratta di un enorme involto di carne farcito con ogni ben di dio e cotto in abbondante salsa di pomodoro. Quest’ultima, al termine della cottura, servirà per condire la pasta fresca (“maccarruna di casa“).

Per preparare il bruciulune utilizzeremo la copertina di sotto, un taglio di seconda categoria.

Si tratta, in particolare, della parte che riveste dalla parte interna la spalla dell’animale, e ha una configurazione stretta e protesa che esibisce delle leggere striature di grasso.

Se non dovesse essere possibile reperire in macelleria questo taglio particolare, è sempre possibile adoperare la fesa.

La farcitura del farsumagru può essere diversa da provincia in provincia ma essa può variare soprattutto da famiglia a famiglia.

Oltre al falsomagro palermitano, le varianti più note sono il falsomagro alla messinese e quello alla catanese.

Il falsomagro è dunque un piatto completo, ideale per celebrare al meglio le occasioni di festa, a condizione, però, che non si soffra di problemi di digestione!

Se vi piacciono i secondi piatti, fatevi stimolare dalle nostre proposte. Potrete navigare da una ricetta come le cozze scoppiate, a una ricetta come il pollo alla diavola passando per i carciofi al sugo alla siciliana.

Altre ricette gustose

Ingredienti per preparare il falsomagro palermitano

Preparazione del falsomagro palermitano

Per preparare il falsomagro palermitano occorre innanzitutto impastare la carne tritata incorporando, con due uova, il formaggio pecorino grattugiato, il prezzemolo tritato, il sale, il pepe nero, un pizzico di noce moscata e il pangrattato. Lavorare bene l’impasto fino a quando lo stesso avrà raggiunto una consistenza morbida.

Riporre adesso la carne su un piano, batterla per bene in maniera tale da allargarla in maniera omogenea e adagiarvi sopra il salame e il caciocavallo tagliati a listarelle, le uova sode allineate e spargendo qua e là i pinoli e l’uva passa.

Arrotolare la carne in modo da formare un grosso salame e legarlo con lo spago da cucina in maniera che il ripieno resti ben chiuso all’interno e non vi sia rischio che lo stesso fuoriesca.

Far soffriggere quindi la cipolla tritata in un ampio tegame con l’olio extravergine di oliva e adagiarvi la carne. Far rosolare il falsomagro in maniera omogenea.

Sfumare quindi con il vino rosso a fuoco vivace quindi aggiungere il concentrato di pomodoro diluito in acqua tiepida unitamente alla salsa di pomodoro fino a coprire il falsomagro regolare di sale e pepe e far cuocere per circa un’ora.

A cottura ultimata togliere il falsomagro palermitano dal tegame e farlo raffreddare quindi eliminare lo spago, tagliarlo a fette, disporlo su un piatto di portata e cospargerlo di salsa di pomodoro calda.

Dare una riscaldata generale al piatto in forno caldo per dieci minuti e quindi servire in tavola.

Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare il falsomagro palermitano a un buon bicchiere di Contessa Entellina Merlot Riserva.

Si tratta di un corposo vino rosso rubino (tendente al granata con l’invecchiamento), dall’odore tipico intenso e dal gusto asciutto e vellutato con retrogusto amarognolo, ideale per questa ricetta.

Temperatura di servizio fra i 16 e i 18 gradi.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *