Home » Coniglio â stimpirata

Il coniglio â stimpirata è una splendida preparazione agrodolce della tradizione gastronomica siciliana.

Dosi e tempi di preparazione

  • Dosi per: 6 persone
  • Tempo di preparazione: un’ora
  • Tempo di cottura: 30 minuti
  • Complessivamente: 1h 30m

Presentazione

Il coniglio â stimpirata è un secondo piatto a base di carne succulento e apprezzato da grandi e piccoli.

Quando si presenta l’occasione di condividere un pasto con la propria famiglia e non si ha idea di cosa poter preparare per accontentare tutti, allora il coniglio â stimpirata è l’opzione migliore: come si potrebbe resistere a una tale squisitezza?

Il coniglio â stimpirata è una preparazione tipica del siracusano molto diffusa anche nell’agrigentino, nel nisseno e nel ragusano. 

D’altronde il consumo della carne di coniglio è alquanto comune in Sicilia e questa carne bianca diventa protagonista di numerose ricette tipiche della tradizione gastronomica dell’isola.

Si tratta di una carne molto tollerabile e ricca di potassio, elemento di vitale importanza per il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare.

Inoltre, la carne di coniglio garantisce un buon contributo proteico e contiene pochissimo colesterolo.

Fragrante e squisito, questo piatto è pure molto facile da preparare: è fondamentale procurarsi un coniglio di buona qualità, farlo soffriggere in padella con un filo di olio extravergine di oliva, poi insaporire con erbe aromatiche, capperi e olive verdi, e infine sfumare con aceto di vino bianco. 

Il ruolo dell’aceto e la predisposizione dell’agrodolce

Quest’ultimo ingrediente un tempo era adoperato per stemperare il sapore intenso della selvaggina, da qui il nome della ricetta. 

Il miele e l’uva passa aggiunti alla fine riequilibreranno l’intrinseca acidità del piatto, dando vita a una combinazione agrodolce insuperabile. 

E’ preferibile preparare il coniglio â stimpirata in anticipo, se possibile il giorno prima, per dar tempo ai condimenti di dare sapore al meglio alla carne e di fondere i sapori stessi in un mix perfetto. 

Basterà poi riscaldarlo e servirlo come piatto unico per il pranzo domenicale. 

Seguite la nostra ricetta per le istruzioni passo passo e preparate con noi il coniglio â stimpirata.

Se preferite i secondi piatti siciliani a base di carne, fatevi ispirare dalle nostre proposte. Potrete navigare da una ricetta come lo sformato saporito di salumi e formaggi, a una ricetta come l’arrosto panato alla palermitana passando per il maialino alla brace.

Altre ricette gustose

Ingredienti per preparare il coniglio â stimpirata

Preparazione del coniglio â stimpirata

Per preparare il coniglio â stimpirata occorre innanzitutto sciacquare il coniglio sotto l’acqua corrente, quindi asciugarlo delicatamente con carta assorbente da cucina. 

Far riprendere l’uva passa in acqua tiepida. Tagliare le carote in pezzi grossi e il sedano a fettine sottili. Lavare e dissalare i capperi. 

Passare leggermente nella farina i pezzi di coniglio e rosolarli in una padella con poco olio extravergine di oliva a fuoco vivo fino a quando saranno ben dorati. La padella deve essere abbastanza grande in modo che tutti i pezzi di coniglio tocchino il fondo della stessa per assicurare una buona doratura. 

Unire il vino e una presa di sale e cuocere fino a quando il vino non sarà evaporato. 

Scolare il coniglio e metterlo da parte in una grossa zuppiera. 

Aromi e odori per la buona riuscita del coniglio â stimpirata

Nella stessa padella, aggiungere un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva e far soffriggere le cipolle, le carote e il sedano. 

Nel momento in cui le verdure cominciano ad ammorbidirsi, incorporare le olive, i capperi, l’uva passa, i pinoli e le foglie di menta. 

Quando le verdure saranno appassite, mettere di nuovo il coniglio nella padella, innaffiare con l’aceto e incorporare il miele, le foglie di alloro e il pepe nero rigorosamente macinato al momento. 

Proseguire la cottura a fuoco medio per una mezz’oretta circa. Controllare e girare di tanto in tanto durante la cottura. Aggiungere del brodo vegetale se il fondo di cottura dovesse restringersi eccessivamente.

Quando il coniglio sarà pronto, trasferirlo in una capiente zuppiera e farlo riposare per tutta la notte.

Il giorno dopo il coniglio â stimpirata potrà essere servito freddo ovvero lo si potrà riscaldare e servire caldo: le ore a riposo avranno fatto sì che la carne si sarà insaporita in modo ottimale.

Abbinamento

Abbinamento

Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare il coniglio â stimpirata a un buon bicchiere di Menfi Bonera Riserva.

Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rubino con sfumature granata, dal profumo speziato finemente vinoso e dal sapore asciutto, leggermente tannico e fruttato.

Questo vino delizioso va servito a una temperatura compresa generalmente fra i 12 e i 14 gradi dopo la decantazione.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *